Leggi la nostra guida e scopri la storia, le leggende e le bellezze del litorale di Marina di Camerota.
Grotta del Noglio: oggi la caverna, situata lungo la costa ad Est di Marina di Camerota, non è raggiungibile dalla terraferma: l’unico ingresso si apre in una parete verticale affacciata direttamente sul mare, a circa tre metri d’altezza. Alcuni indizi hanno rivelato agli archeologi che l’uomo ha abitato questo luogo in diverse epoche della preistoria; le tracce della presenza umana si sono conservate su una piattaforma situata a 17 metri di altezza, non raggiunta dall’erosione marina. Sono stati portati alla luce numerosi manufatti, di cui i più significativi sono dei contenitori in ceramica.
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Grotta della Cala: la pianta della caverna ha una forma a clessidra ed è composta da un’antegrotta e da un retrogrotta, collegati da strozzatura. Gli strati più significativi sono quelli di un particolare periodo culturale del Paleolitico Superiore, chiamato Gravettiano, ma anche dagli strati più recenti provengono interessanti reperti: dal Mesolitico un ciottolo dipinto, dal Neolitico una sepoltura infantile e dalla successiva Età del Rame dei contenitori in ceramica e alcuni ami in osso. All’interno della grotta, utilizzando l’App “InCamerota” e inquadrando i QR Code, è possibile ascoltare l’audioguida contestuale.
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Grotta della Serratura: profonda e alta caverna originatasi lungo una importante faglia nel costone calcareo litoraneo; la grotta, che si apre sulla spiaggia di Lentiscelle, è stata frequentata da gruppi umani del Paleolitico superiore, del Mesolitico e del Neolitico medio e recente. Sono stati rinvenuti alcuni resti umani isolati, manufatti in osso, ornamenti su conchiglie marine, numerosi focolari, ciottoli dipinti con un motivo decorativo in ocra rossa e resti di fauna. Inoltre, i frequenti resti di molluschi e di pesci di acque salmastre indicano un insabbiamento della costa con la presenza di stagni, poi rinvasi dal mare.
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Grotta e Riparo del Poggio: il complesso del Poggio è situato su uno sperone calcareo ad Est di Marina di Camerota; in origine esso era costituito da un’unica caverna formata da una cavità più piccola, la grotta, che funzionava da galleria di drenaggio di una grotta enorme, l’attuale Riparo. Numerosi sono i reperti litici e faunistici lasciati dai gruppi umani che hanno frequentato il sito fra 200000 e 40000 anni fa; dai livelli più antichi provengono resti di elefante, di rinoceronte e due resti umani (un molare e un osso della caviglia), dagli strati più recenti, invece, provengono interessanti manufatti come punte, lame e raschiatoi.
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La tonnara di Porto Infreschi: la tonnara, che è stata attiva fino alla metà del ‘900, veniva calata nella zona della bellissima baia di Infreschi. La base operativa era la lunga spiaggia di Marina di Camerota dove venivano realizzate le reti, fabbricate nel porto utilizzando in buona parte materiali vegetali raccolti nelle colline circostanti, come l’erba spartea che veniva intrecciata dalle strambaie fino a formare delle lunghe funi. La tonnara aveva il pedale a qualche miglio di distanza dalla spiaggia, con pedale sugli scogli nei pressi della baia. I tonnaroti vivevano per l’intera stagione di pesca negli anfratti delle rocce.
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